Dopo un primo articolo uscito qualche giorno fa in cui analizzavamo il P.A. di K-array del Concerto del 1° Maggio in Piazza San Giovanni a Roma, abbiamo voluto approfondire l’argomento spostando il focus sulle regie.
Per l’evento, infatti, sono stati impiegati un totale di 10 banchi Allen&Heath, forniti dal Service ABC di Massimo Ferranti, divisi tra palco, sala e, per la prima volta, anche messa in onda.
Sul palco Cristiano Grassini e Sem Cigna utilizzavano 2 mixer DLive S7000 che lavoravano contemporaneamente per la gestione delle band: mentre uno veniva utilizzato per il mix dell’artista che stava facendo l’esibizione, l’altro seguiva il line check dell’ospite successivo. Presente inoltre, un Allen&Heath DLive C2500 che gestiva le comunicazioni tra le varie regie e tra lo stage manager, gli artisti e i backliner e un DLive C1500 che veniva utilizzato esclusivamente per l’audio dei monitor.
Il F.O.H. era composto da 3 DLive S5000 di cui due impegnati tra esibizioni live e linecheck, il terzo invece, oltre alle comunicazioni, si occupava del mixaggio e dei radio microfoni dei presentatori che arrivavano direttamente dalla Rai.
Per la messa in onda erano presenti 3 mixer Allen&Heath DLive S7000 (Palco A, palco B e comunicazioni) gestiti da Roy Bortoluzzi e Maurizio Parafioriti. Ogni mixer era cablato tramite rete agli splitter con i guadagni in condivisione anche se i fonici, per praticità, hanno deciso di disabilitare la nuova funzione di Gain tracking.
Abbiamo intervistato Francesco “Ciccio” Ingrassia (fonico FOH insieme a Enrico Romanelli)
ZioGiorgio: ciao Francesco, cosa ci dici della tua esperienza con i banchi Allen&Heath?
Francesco “Ciccio” Ingrassia: Allen&Heath DLive S5000 è stata una piacevole sorpresa. Da quando sono stato coinvolto con Enrico Romanelli, l’idea è stata quella di avere 2 banchi speculari e identici su tutti i livelli così da essere interscambiabili al 100% e soprattutto impostati in maniera semplice, considerando la velocità con la quale avviene lo spettacolo del 1° maggio di Roma.
ZioGiorgio: come avete impostato il lavoro?
Francesco “Ciccio” Ingrassia: tutti i 64 canali della Main input list confluivano prima in dei Gruppi e poi in VCA. La scelta di passare prima nei Gruppi è per avere un controllo di dinamica in più’ mentre i VCA li utilizzavamo per avere sottomano velocemente tutti i canali di riferimento grazie alla funzione Spill VCA.
ZioGiorgio: impressioni?
Francesco “Ciccio” Ingrassia: si tratta di una macchina con ottima versatilità e un Ottimo routing. Da non sottovalutare la dinamica propria del banco, i Transient, i Multibanda Dinamici e gli Effetti: super intuitivi nell’approccio, con una sezione Expert e un suono davvero profondo e bello. Gli equalizzarono sono molto fedeli con un’azione mirata e precisa. In una situazione del genere non sono da sottovalutare anche le funzioni di Ganging e la creazione di Layout personalizzabili per le diverse situazioni musicali.
ZioGiorgio: hai utilizzato Plug-in esterni?
Francesco “Ciccio” Ingrassia: abbiamo implementato pochissimi Plug-in esterni che ci hanno aiutato a creare un suono potente e compatto come ad esempio Bus Compressor, OptTronik compressor e il classico 160 dbx.
Abbiamo voluto approfondire anche l’argomento RF insieme a Francesco Iannotta che per l’occasione gestiva un piano frequenze di oltre 100 canali divisi in 84 macchine tra Sennheiser Digital 6000 e SR-2050 IEM e 24 canali di radiofrequenza della Rai per i presentatori e per le interviste di Radio Rai.
I 40 canali per i radiomicrofoni erano divisi in 20 macchine da 2 canali ciascuna: 20 canali per il Palco A e 20 per quello B. Inoltre, sono stati utilizzati anche dei canali di EWD, il nuovo sistema digitale di Sennheiser, impiegati per gli stage manager (Daniele Baddaria e Sandro Fiorentini) e per le comunicazioni. La scelta di utilizzare dei sistemi digitali è stata dettata dall’assenza di intermodulazione e dalla minore spaziatura nel range RF.
Sul fronte in-ear erano presenti 16 canali Sennheiser SR-2050 in trasmissione con circa 40 bodypack in ricezione visto che spesso ogni artista veniva accompagnato dal manager o dal discografico che chiedeva la copia del suo ascolto.
Con un piano frequenze così massiccio, e in una location non del tutto facile molti canali sono stati inseriti all’interno dell’intercanale televisivo; per questo motivo è stato anche deciso di lasciare sempre tutti i trasmettitori accesi in modo da mantenere la frequenza occupata: spesso infatti è successo che qualche giornalista di passaggio accendesse il proprio radio microfono senza prestare attenzione al piano frequenza. Per lo stesso motivo è stato installato un RF Explorer in FOH che monitorava costantemente lo spettro.
“Il risultato” – come commenta lo staff tecnico presente sul palco del Primo Maggio – “è la totale assenza di criticità relative ad interferenze o glitch durante tutta la serata”.
Per la scansione e la gestione delle RF è stato utilizzato il software gratuito di Sennheiser WSM. Tutte le macchine erano collegate in rete ed in tempo reale veniva monitorato l’audio, la portante, il livello delle batterie e l’LQI che è un indicatore proprietario dei sistemi 6000 di Sennheiser relativo alla qualità del singolo trasmettitore collegato!
ZioGiorgio Contributor
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