La recente edizione di Eurovision Song Contest 2022 si è svolto in Italia, a Torino, nella splendida venue del Pala Alpitour che ha ospitato un’edizione di grande successo con un livello tecnico mai visto prima d’ora nella storia di questa manifestazione. Si tratta infatti di uno show mastodontico, dove sono coinvolte strutture di eccellenza e dove vengono impiegate soluzioni tecnologiche all’avanguardia.
L’dizione italiana è stata prodotta dalla RAI in collaborazione con EBU (European Broadcast Union) e con il supporto di aziende selezionate tramite gare pubbliche d’appalto, tra cui Agorà che ha fornito gran parte del materiale audio utilizzato nella venue.
Il sistema di diffusione e di gestione dei segnali, progettato per ottenere il massimo livello di ridondanza, ha garantito una diretta TV esente da ogni inconveniente tecnico e, nello stesso tempo, di accogliere e mettere nelle condizioni migliori tutti i performer appartenenti alle 40 delegazioni in gara, che si riducono poi a 20 durante la fase finale.
I prodotti K-array hanno svolto un ruolo importante, servendo alcune delle zone chiave della venue, prima fra tutte la regia FoH dove una coppia di sistemi identici formata da due diffusori Python-KP52 per lato abbinate ad un Thunder-KS2sub da 18′ sono state utilizzate come near-filed monitor dai fonici di sala al fine per ricreare un effetto stereofonico corretto e per restituire “freschezza” e presenza al suono, dato che l’unico cluster del sistema main puntato direttamente sulla regia era collocato ad una certa distanza.
Questo stesso setup, racchiuso in un rack costruito ad hoc, è ormai diventato parte integrante della dotazione del service Agorà ed è già stato utilizzato con successo in alcuni recenti lavori.
Lorenzo Tommasini, uno dei fonici FoH per ESC2022, ha una certa confidenza con questo sistema di monitoraggio e proprio a lui abbiamo chiesto di raccontare la sua esperienza.
“La mia regia è posta più in alto rispetto al palco e con l’unico cluster diretto, monofonico, che è posto ad una certa distanza dalla mia postazione; non certo una condizione ideale” racconta Lorenzo. “Abbiamo quindi deciso di utilizzare un sistema di K-array che sperimentiamo con successo già da qualche tempo in situazioni analoghe, un set formato da 2xPython-KP52 e un sub Thunder-KS2, in una configurazione identica per i due fonici, così da avere una corretta immagine stereo ed un ascolto ravvicinato più puntuale e definito”.
“Devo dire che, a parte qualche piccolo intervento nella parte medio bassa, il sistema ha svolto molto bene la sua funzione e mi ha aiutato molto nel lavoro di mix durante tutta le prove e le dirette TV” conclude Lorenzo.
Una delle sale del backstage più animate e importanti era la viewing room, un ambiente riservato ed opportunamente isolato dove solo cantanti e delegazioni potevano entrare al fine di riascoltare la performance immediatamente dopo ogni esibizione così da modificare, eventualmente, l’esibizione successiva. In questa sala è stato impiegato un sistema Pinnacle-KR402 I, un pack amplificato, leggero e potente, in configurazione stereo, che ha garantito la giusta pressione unitamente ad un suono “vibrante” così da ricreare un’atmosfera molto simile alla dimensione “live”.
Pinnacle-KR402 I prevedeva per ogni lato un subwoofer Thunder-KMT21 I con 2 canali da 2400 W abbinato a ed un line array Python-KP102 I per le frequenze medio-alte con 12 trasduttori al neodimio da 3,15”.
Daniele Tramontani, System Engineer dell’evento, che ha curato la diffusione della venue e delle sale di servizio, ci ha raccontato qualche particolare sull’uso dei diffusori K-array nelle due sale.
“Una delle sale più importanti del backstage è senza dubbio la viewing room, una stanza dedicata all’ascolto post esibizione, così che le delegazioni si possano riascoltare ed eventualmente cambiare o riadattare parti della performance” spiega Daniele. “In questa stanza avevamo bisogno di un suono potente, definito e, perché no, con diffusori che avessero un impatto estetico gradevole. Per queste ragioni la scelta più logica è stata quella del Pinnacle-KR402 di K-array.”.
Un’altra stanza sempre dedicata agli ospiti era la private room, che lo stesso Daniele ci ha spiegato in questo modo: “la private room era la stanza dedicata agli accompagnatori, tutti coloro che non prendono parte direttamente alla performance canora ma che fanno parte della delegazione. Durante la canzone sostano in zona retropalco e per accomodarli è stata allestita per loro una stanza più piccola, tranquilla, dove il compatto ed elegante Pinnacle KR202 I si è rivelato perfetto”.
Pinnacle KR202 I, in configurazione stereo, era composto da 1 subwoofer Thunder-KMT18 I con 2 canali da 1000W abbinati a un modulo line array medio-alti di Kobra-KK102 I con trasduttori magnetici al neodimio da 16 x 2 “ciascuno.
L’Eurovision Song Contest edizione 2022 ha registrato un successo su tutti i fronti e, come ulteriore vanto non possiamo non segnalare la presenza di moltissime eccellenze italiane tra aziende e fornitori che, insieme ad un team tecnico fatto di persone con provata esperienza negli eventi internazionali, ha alzato ulteriormente l’asticella delle qualità generale. Fare lo stesso non sarà facile…
Complimenti alla vincitrice Ucraina e – lo speriamo con tutto il cuore – un arrivederci a Kiev per il 2023.
Per chi volesse ascoltare e verificare l’efficienza e la qualità degli stessi sistemi utilizzati in un evento così prestigioso come ESC 2022, può rivolgersi ad Exhibo di Vadano al Lambro (Monza), distributore ufficiale dei prodotti K-array per l’Italia.
Info: www.k-array.com
Info: www.exhibo.it