Chauvet Professional, LightShark e My Method protagonisti al “Fuori Sanremo”

“Fuori Sanremo Intesa San Paolo” è stata la diretta – in contemporanea radio e video – organizzata da Radio Italia in occasione della 73ª edizione del Festival di Sanremo.
Lo studio allestito negli spazi del Grand Hotel Londra è stato realizzato con una infrastruttura illuminotecnica molto performante ma anche molto flessibile, viste le differenti situazioni (interviste, concerti) che si svolgevano all’interno dello spazio.

Ivan Lavezzoli, LD di Radio Italia, descrive la sua esperienza in questo particolare evento: “Al ‘Fuori Sanremo Intesa Sanpaolo’ avevamo una situazione un po’ ibrida: durante il giorno, nello studio televisivo venivano realizzate le dirette che andavano in onda sul canale 70 del Digitale terrestre, mentre la sera il palco si trasformava in un vero e proprio live dove i cantanti si esibivano. Il setup per le interviste e quello del serale erano molto simili, con solo mezz’ora per preparare il tutto, e nessuna possibilità da parte degli artisti di effettuare le prove.”

All’interno del rig luci era presente la nuova testa mobile Rogue Outcast 1 BeamWash di Chauvet, che Ivan descrive come “bellissima e con degli effetti fantastici; oltre a essere silenziosissima e compatta. Sebbene sia IP65 fa veramente un sacco di luce; inoltre ha come peculiarità questo anello che durante il pomeriggio usavo come effetto fisso per fare un po’ di scenografia”.

Durante le dirette serali, la fixture veniva utilizzata per dare vita ad effetti dinamici originali, grazie alla presenza di due differenti sorgenti: l’anello esterno oppure il fascio primario che, grazie all’estrema escursione zoom passava da Beam a Wash. “Insomma un proiettore molto versatile che ti permette di fare praticamente tutto”, commenta Ivan.

Oltre ai Rogue, Chauvet era presente con i tubi Well STX 360, impiegati soprattutto la sera per arricchire ulteriormente la scenografia. “li ho impostati in modalità 15 canali, integrati nelle memorie luci come un differente colore; poi davo loro degli effetti di dimmer o di flash / strobo, molto morbidi, perché comunque i set erano prevalentemente acustici. Li usavo soprattutto come scena luminosa, con un colore che va ad integrarsi con il resto dei fari. A Differenza dei tubi LED che si utilizzano normalmente, del Well STX 360 ho apprezzato molto le dimensioni più corpose, oltre al fatto che emette luce a 360° quindi molto interessante per le riprese televisive.” – commenta Ivan.

Grande soddisfazione anche per quanto riguarda i Clone di My Method, utilizzati durante il pomeriggio come scenografia, tenendoli molto bassi per far risaltare il controluce caldo, in piacevole contrasto con un frontale ‘freddo’. Invece la sera durante i live sono stati programmati con degli effetti di dimmer che aggiungevano dinamismo, mentre durante i pezzi più ritmati diventavano veri e propri accecatori per il pubblico. “Fanno proprio un bell’effetto, oltre a riempire e valorizzare tutte le strutture” – aggiunge Ivan.

Il tutto è stato gestito con una console LightShark LS1 munita di due tablet. “mi trovo molto bene! LS1 è molto versatile, e sono in attesa della Wing per avere altri 10 canali; io lavoro alla vecchia maniera, con tanti bei cursori, e con la LightShark mi trovo a mio agio anche in queste situazioni.” – conclude Ivan.

Prodotti installati (distributi da Zalight)

Palco:

  • 8 x Chauvet Rogue Outcast 1 BeamWash
  • 4 x Chauvet Well STX 360
  • 12 x MyMethod Clone
  • 1 x MT Aqua Haze

Illuminazione dell’ambiente:

  • 8 x Lites Profile

Pannello Broadcast per l’incarnato:

  • 1 x Fomex FL1200

Set up di controllo:

  • 1 x LightShark LS1
  • 1 x LightShark Node4
  • 1 x Exalux TX100N

Info: www.zalight.it

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