Elation Rayzor Blade: all-in-one con tre sorgenti, tilt e zoom motorizzati

Di recente ci siamo recati presso lo showroom di Prase per toccare con mano la proposta di Elation per quanto riguarda le barre LED automatizzate. Stiamo parlando della nuovissima serie Proteus Rayzor Blade, nelle versioni L da 1 metro e S da 0,5 metri, entrambe IP65.
Con questo prodotto, visto per la prima volta in azione sul palco del Live You Play all’interno del MIR 2023 di Rimini, l’azienda americana alza l’asticella, aggiungendo al sistema di tilt e al potente fascio luminoso, due linee LED bianco per l’effetto strobo e l’originale sistema SparkLED. Ma andiamo con ordine.

IL PRODOTTO

Proteus Rayzor Blade si presenta solido e affidabile, in un alloggiamento essenziale ma che da una sensazione di resistenza. Sul lato posteriore sono presenti i connettori DMX e RJ45 I/O alle estremità per agevolare il setup sequenziale delle fixture, e il connettore Power IN.
Il display touch a colori, posizionato sul lato frontale della fixture, risulta ampio ed estremamente intuitivo, grazie anche ai 6 tasti che di fatto facilitano la navigazione.

Rayzor Blade presenta ben tre differenti sorgenti, ognuna con la sua particolarità e che di fatto aumentano le possibilità di utilizzo e la flessibilità della fixture.
La sorgente principale è costituita da 6 (versione S) o 12 (versione L) LED Osram RGBW controllabili singolarmente e suddivisi in due settori indipendenti per quanto riguarda lo zoom. I due array posizionati sopra e sotto la sorgente principale sono composti da 128 (S) e 250 (L) LED bianchi da 1 W, anch’essi con possibilità di controllo del singolo pixel.

Rayzor Blade L

Ma la vera particolarità è nella terza sorgente, composta da 24 (S) e 48 (L) LED da 2 W sempre con pixel control, denominati SparkLED. Si tratta di 4 chip posizionati alle estremità di ciascunao dei 12 o 24 LED RGBW primari, che consentono di ottenere un ulteriore layer di illuminazione. Una soluzione tutto sommato semplice ma di grande effetto.

Rayzor Blade S

Completano le caratteristiche la funzione tilt fino a 192°, zoom motorizzato a due settori per la versione L e un settore per la S, sistema di colour mixing 16 bit sulla sorgente principale, CTC 16bit lineare 2700 K– 8000K e 4 modalità DMX (28,76,140 e188 canali).

LE SPECIFICHE

Sorgente:

Rayzor Blade L:
12 x 60W Osram RGBW LED con Pixel Control
48 x 2W SparkLED™ bianchi con Pixel Control
250 x 1W LED Strobo bianchi con Pixel Control

Rayzor Blade S:
6 x 60W OSRAM RGBW LED con Pixel Control
24 x 2W SparkLED™ Effect con Pixel Control
128 x 1W LED Strobo bianchi con Pixel Control

Dati Fotometrici:

Lumen Output (RGBW): 11,000 (Versione L) – 6,000 (Versione S)
CRI: 80
Zoom Range: 6° – 45°
Temperatura colore SparkLED: 4000K
Temperatura colore Strobe Line: 6500K

Connettori e controllo:

Modalità DMX: 28/76/140/188 canali
Pixel control Wash, SparkLED e Strobe LED
Refresh Rate: 900 -25000 Hz
Display: Full Color LCD
Supporto RDM
DMX In/Out: IP65 5pin XLR
Ethernet In/Out: IP65 RJ45 (Art-Net, sACN)
Power Cable: In IP65

Effetti dinamici:

Zoom Motorizzato
Temperatura Colore lineare: 2700-8000K
Color Mixing e Pixel Control: RGBW
SparkLED Lens Effect: White
Strobo: Doppio array bianco 128 (ver. L) e 64 (ver. S) pixels per lato
Preset Colori e Macro
Strobo elettronico e curve dimmer variabili
Dimmer: 16-bit
Tilt: 192°

Alimentazione e consumi:

Alimentazione: AC 100-240V 50/60Hz
Consumo massimo: 1400W

Peso e dimensioni:

Rayzor Blade L:
Lunghezza: 1004mm
Larghezza (Base): 194mm
Larghezza (Head): 155mm
Altezza (testa in verticale): 336mm
Altezza (testa inclinata di 90°): 288mm
Peso: 33kg

Rayzor Blade S:

Linghezza: 504mm
Larghezza (Base): 194mm
Larghezza (Head): 155mm
Altezza (testa in verticale): 336mm
Altezza (testa inclinata di 90°): 288mm
Weight: 17.9kg

IL TEST SUL CAMPO

Prase, distributore dei prodotti Elation per il territorio italiano, ha messo a disposizione il proprio showroom per il test delle due barre LED Rayzor Blade L e S.
Una volta eseguito il primo locate siamo andati a verificare la qualità dei bianchi e del sistema di miscelazione. OSRAM rimane una garanzia in questo senso, capace di restituire colori coerenti e ben calibrati. La fixture offre anche una serie di macro-colore che agevolano il lavoro di programmazione, mentre il CTC offre un range ben definito da bianco caldo a freddo con step di 100k.

L’effetto SparkLED risulta originale ed estremamente creativo. Nelle modalità DXM standard, pixel e pixel plus è possibile richiamare alcuni preset e gestire la velocità degli stessi. In questo modo è possibile dare origine a onde, ramp, step wave o chase di diverso tipo, grazie ai 100 effetti presenti. In modalità extended è possibile invece mappare i singoli chip con i vari pixel mapping presenti nelle differenti console luci o con software dedicati. Il mapping pixel-to-pixel, come detto in precedenza, è disponibile per tutte e tre le sorgenti.

Stesso discorso per le due StroboLine con le quali, nelle modalità più contenute, è possibile richiamare tutta una serie di effetti determinando anche il numero di pixel per step, la direzione dell’effetto, la velocità e altro ancora.
Tutto sommato la programmazione sia in modalità extended (impostando lo schema pixel) che in quelle più semplificate risulta pratica e veloce e non pone limiti alla fantasia soprattutto combinando le tre sorgenti tra loro.

Infine, il movimento tilt della barra risulta essere fluido e preciso, con fasci ben definiti ed un gradevole effetto lama con lo zoom completamente chiuso. Molto pratico nella versione L, lo zoom suddiviso in due settori al fine di aumentare le possibilità di utilizzo della barra.

CONCLUSIONI

“Giocare” con Elation Proteus Rayzor Blade è stato estremamente divertente. La presenza di tre differenti tipologie di sorgenti unite alla movimentazione e alle varie feature della barra sembra rendere complicata la fase di programmazione. Al contrario, le modalità DMX ben congegnate agevolano di molto l’utilizzo della fixture anche quando si lavora a 188 canali.

SparkLED usato singolarmente o in combinazione con le sorgenti Osram RGBW, danno quel tocco di originalità in più che consente di lavorare su ulteriori livelli di creatività: dal semplice brilluccichio, fino all’entrata di bianco su una base colorata per realizzare un particolare effetto aurea sulla sorgente principale.

Durante lo scorso MIR di Rimini abbiamo avuto modo di vedere in azione le Rayzor sul palco del Live You Play. Abbiamo chiesto a Massimo Tomasino, LD autore del progetto luci, un breve commento sulle fixture.

Il Proteus Rayzor Blade mi ha veramente lasciato a bocca aperta. Mi sono divertito molto sfruttando le sue combinazioni. Usato come elemento principale a vista è un prodotto eccezionale! Può essere impiegato come wash lineare, ma anche come barra led mobile con effetti dati dall’uso dei singoli LED. Personalmente ho scelto di posizionarli frontalmente a formare una scenografia d’impatto.
Fantastico lo zoom da 6 a 45 gradi. Usato al minimo si ottengono vere lame di luce, mentre con lo zoom completamente aperto sono rimasto sbalordito in quanto non perde assolutamente luminosità. Inoltre, gli effetti pixel pre-impostati sono molto interessanti.
Altra chicca, lo SparkLED posizionato all’interno delle singole lenti. È come avere una ulteriore barra aggiuntiva con un dimmer indipendente. Infine, le due linee stroboscopiche danno un ottimo risalto agli effetti visivi.
Oggi un creativo cerca fixture polivalenti per dare un tocco diverso al proprio show illuminotecnico e scenografico, Il Razor Blade riesce a soddisfare tutte le esigenze. Non ultimo la possibilità di utilizzo all aperto grazie al grado di protezione IP65″

Info: www.prase.it
Info: www.elationlighting.com

Walter Lutzu, Patrizia Stella De Masi – main testers
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