In attesa dell’uscita del nuovo album e del successivo tour a ottobre e novembre, Luciano Ligabue ha scelto quest’estate di esibirsi in due concerti negli stadi, registrando l’ennesimo sold-out nelle location di San Siro a Milano e Olimpico a Roma.
Jo Campana, Lighting e Show Designer da ormai 15 anni al fianco di Ligabue, racconta qualcosa di queste due date: ‘’L’estate 2023 si è rivelata ancora più complessa e difficoltosa da gestire rispetto a quella precedente per motivi facilmente prevedibili, primo fra tutti la grossa difficoltà a reperire il personale e il materiale tecnico per soddisfare l’enorme richiesta nello stesso periodo di tempo. Non abbiamo ancora smaltito l’onda lunga del periodo post-pandemia e, tra recuperi degli ultimi tre anni e nuove produzioni targate 2023, si è verificato un sovraccumulo di concerti che ha messo a dura prova la professionalità di tutti noi addetti ai lavori. Detto ciò, dobbiamo anche saper vedere ‘the bright side of the moon’ e constatare con sommo piacere che la gente è ancora estremamente affamata di musica dal vivo, fatto positivo per tutto il sistema, artisti compresi visto che, crollata la vendita dei dischi in generale, il LIVE rappresenta anche per loro la voce più fruttuosa sotto tutti i punti di vista‘’.
‘’A proposito di crazy overlapping’’ – prosegue Jo – ‘’ lo stesso Lighting e video Design concepito da me per Ligabue è stato poi utilizzato nei giorni seguenti anche per due concerti negli stadi dai Pooh e per l’evento con finalità benefica ITALIA LOVES ROMAGNA, insomma un vero delirio ma a quanto pare ne siamo usciti indenni e vincitori anche stavolta. Proprio per questi motivi ho progettato un disegno luci semplice ed essenziale ma non per questo meno efficace e funzionale. Da sempre prediligo l’approccio NO FRILLS che considero, soprattutto in queste situazioni, più che altro una necessità. Quindi quattro truss da 18 mt cad. sul tetto, altri quattro truss di taglio (fondamentali quando hai un ledscreen di 20×10 seppur ad alta trasparenza), tante luci sul FLOOR e, dulcis in fundo, 150 corpi illuminanti, tra cui 72 MYTHOS CLAYPAKY, posizionati dietro il suddetto ledscreen di tipo see-through con la possibilità così di interagire con i contributi visual e altre volte invece lavorare solo con le luci che bucano lo schermo con questo imponente muro di controluce, davvero una bella botta!
Avevo già lavorato con i MYTHOS svariate volte in passato e anche in questa occasione mi hanno confermato le loro qualità in termini di versatilità ed effettistica varia. Prima volta invece che utilizzavo in maniera numericamente così sostanziosa gli HY B-EYE K25 CLAYPAKY e devo riconoscere che mi hanno letteralmente entusiasmato in termini di efficienza luminosa, colorimetria ed affidabilità. Non essendo proprio un ‘esordiente’, da buon old-school fino all’anno scorso avevo sempre considerato come washlight o sorgente key-light dei motorizzati con lampada a scarica ma avendo visti all’opera i K25 anche in un contesto così grande e all’aperto direi che è stato un punto di non ritorno, mai più senza! Sicuramente anche nell’imminente tour nei palasport avrò in lista numerose macchine Clay Paky che d’altra parte per me non sono più una novità e rappresentano ormai una certezza di ogni mio lighting plot”.
CREDITI:
LIGHTING DESIGNER / OPERATOR e SUPERVISIONE VIDEO CONTENT: Jo Campana www.jocampana.com
LIGHTING DESIGNER ASSISTANT & PROGRAMMER: Stefano Sebastianelli
FOTO CREDITS: Jarno Iotti e Federico Landini
Info: www.claypaky.it