Spotlight è considerato uno dei produttori storici di corpi illuminanti, noto soprattutto nel mondo del teatro. Dal 1969 ha sviluppato un know-how basato sulla ricerca, che gli ha permesso di esportare i propri prodotti in tutto il mondo registrando molti casi di successo dati dall’affidabilità e dalle caratteristiche dei propri fari.
Nel 2019 l’azienda ha affrontato l’inevitabile “cambio pelle”, momento di défaillance superato con una mirata ristrutturazione, rinunciando alle distribuzioni esclusive e puntando tutto sui propri prodotti. Una scelta attuata dall’attuale proprietà, composta dai manager e dipendenti dell’azienda, abili nell’individuare una strategia che ha consolidato, nel quadriennio, risultati positivi.
Oggi Spotlight gode di un portfolio completo di prodotti dedicati non solo al teatro, ma ricco di innovazioni che comprendono anche il mondo televisivo e installazione con soluzioni ideali per musei, negozi dell’alta moda, sfilate, centri congressi, chiese e luoghi di culto, luoghi di patrimonio storico e molto altro.
Molte le novità che riguardano le serie Hyperion (teatro e tv), Halled (downlight) e Cyclorama, con un catalogo pieno di combinazioni e varianti, reso ancora più semplice nella consultazione grazie ad un pratico sistema di organizzazione dei prodotti (“Short form catalogue”) e dalla scelta di realizzare un unico manuale prodotto, comune a tutti i fari (“The user manual“).
Ad inizio stagione, abbiamo avuto l’opportunità di confrontarci con Davide Muzio, Senior Partner di Spotlight, che ci ha raccontato nel dettaglio l’evoluzione e il futuro dell’azienda.
ZioGiorgio.it: Spotlight è oggi un’azienda completamente rinnovata. Vuoi raccontarci la genesi questa nuova realtà e come siete organizzati?
Davide Muzio: Possiamo definirla una rinascita. Nel 1969 l’azienda fu creata per progettare e costruire solo apparecchi per l’illuminazione. Negli anni embrionali del mercato audio-luci per lo spettacolo ed il successivo “boom” per il lighting-made-in-Italy, l’espansione ha coinvolto tutti i fabbricanti in direzioni diverse.
Da qui Spotlight ha inserito in Italia i marchi commercializzati divenendo, per il mercato locale appunto, un punto di riferimento per l’allestimento completo di palco.
Verso il mercato estero invece, ha sempre e costantemente investito sui soli prodotti di marchio SPOTLIGHT ®. Poi il mercato si è addensato di molti prodotti ed operatori, distribuzioni esclusive difficilmente difendibili e col nuovo millennio, inutile negarlo, sono avvenuti un paio di scossoni di mercato che in qualche modo hanno toccato un po’ tutti.
Nel 2019 la svolta è stata imperativa: alleggerirsi dal carico di marchi e magazzino inevitabilmente accumulato e dai relativi oneri e dedicarsi esclusivamente a ciò che, di fatto, è sempre stato il motore portante: il prodotto SPOTLIGHT ®, i fari. Quindi, uno “spin-off” aziendale, la ripresa del ramo portante e vitale dell’azienda e l’investimento su di essa.
L’operazione è stata un successo e sta funzionando, in primis per il fatto che sono stati gli stessi manager e lavoratori legati direttamente al “core-business-fari” che hanno dato continuità entrando nella proprietà e ricostituendone l’assetto sociale. Per il mercato italiano, siamo consapevoli che questo abbia dato uno scossone a molti clienti fidelizzati: questo è stato forse il maggior rammarico per la gestione precedente. All’estero di fatto nessuno si è letteralmente accorto, se non in meglio, del passaggio ed il traguardo di oggi è anche grazie alla continuità che i partners storici ci hanno assicurato.
Abbiamo mantenuto le redini dell’Azienda, diamo lavoro in Italia, ci stiamo dedicando a ciò che conosciamo al meglio e che più ci piace, investendo molto.

Ing. Davide Muzio, Dir. Vendite
ZioGiorgio.it: come vi ponete nei confronti del mercato italiano e internazionale? Quali sono le strategie?
Davide Muzio: la nuova strategia commerciale si può riassumere in due scelte principali:
Focalizzazione sul core-business aziendale, vale a dire progettazione e produzione dei fari Spotlight con conseguente riduzione delle attività di importazione e rivendita di altri marchi e prodotti complementari all’allestimento di palco;
Partnership con un distributore esclusivo anche per il mercato nazionale, esattamente come avviene per tutti gli altri Paesi del mondo.
La combinazione di queste due strategie ci permette di concentrarci su quello che sappiamo fare meglio e per cui siamo conosciuti nel mondo: la qualità e la cura che da sempre contraddistinguono i prodotti Spotlight.
L’esperienza e la reputazione, insieme al know-how tecnologico e alla fitta rete commerciale di TreTi rappresentano il nostro braccio armato per aggredire un mercato che è ogni giorno sempre più competitivo e che richiede una sempre maggiore presenza sul territorio.

Lo Showroom Spotlight
ZioGiorgio.it: parliamo di prodotti. Non solo teatro?
Davide Muzio: esattamente. Spotlight da anni non vuol dire solo Teatro. I nostri prodotti, soprattutto la nuova Serie Hyperion, hanno tutte le funzioni richieste dal settore televisivo e sono in grado di competere con i brand più affermati di questo settore. Nell’ampia lista delle nostre referenze non mancano inoltre musei, negozi dell’alta moda, sfilate, centri congressi, chiese e luoghi di culto, luoghi di patrimonio storico ed artistico.
ZioGiorgio.it: azienda nuova, sito nuovo e nuove risorse… parlaci dell’area download, in particolare del nuovo sistema di consultazione delle data sheet, video e altro.
Davide Muzio: alle due strategie si aggiunge una terza che è il risultato di un lungo lavoro di semplificazione ed ottimizzazione da un punto di vista tecnologico e documentale del portafoglio prodotti al fine di continuare ad offrire la più ampia gamma di fari disponibile sul mercato in termini di famiglie di prodotto, potenze e tipi di sorgente.
La nuova Serie Hyperion (fresnel, PC, profile e followspot) offre oltre 50 configurazioni di prodotto differenti a cui si aggiungono i fari della Serie Halled (downlight) la Serie Cyclorama (diffusori da fondale). “Less is more”, dicevamo. Per questo abbiamo dato vita ad un unico manuale d’uso (“The user manual”) a testimonianza e dimostrazione del profondo know-how tecnologico e della logica con cui vengono progettati tutti i nostri prodotti. Tanti fari accumunati da un unico cuore pulsante ed in continua evoluzione, come spiegato nel documento.
Discorso analogo vale per le schede tecniche di prodotto che si sono ridotte nel numero, per una più semplice consultazione, ma arricchite nei contenuti, anche grazie ad una collaborazione tra Spotlight e il Politenico di Milano che ci ha permesso di estrapolare e certificare nuovi dati come, ad esempio, i livelli di rumorosità dei nostri prodotti, parametro molto importante soprattutto in tutte quelle applicazioni in cui la silenziosità del faro rappresenta una criticità di progetto.
ZioGiorgio.it: qualche anticipazione sui prossimi sviluppi?
Davide Muzio: certamente. Nel pentolone Spotlight, bolle sempre qualcosa. La Serie Hyperion è pressocché completa, mentre le prossime sfide riguardano l’arricchimento della Serie Architetturale, più compatta e di bassa potenza, l’affinamento di alcuni dettagli, tra cui le insonorizzazioni di tutti prodotti (progetto in collaborazione con un certificato Ente di ricerca/energetica)
e il ridisegno del nuovo firmware (versione “Mark-II”). Nella pipe-line del 2024 è previsto anche il lancio di nuovi prodotti.
Le aziende produttrici si distinguono in due grandi famiglie: chi fa ricerca e sviluppa e chi segue. Per appartenere alla prima è necessario non perdere mai il contatto con il mercato ed imparare a leggerlo ed ascoltarlo. La presenza costante e capillare nelle fiere internazionali ed il rapporto interattivo e di fiducia, costruito negli anni con i nostri clienti, sono fattori fondamentali per continuare a gareggiare tra i top players di questo settore.
Info: spotlight.it