DAS Audio SARA100: andiamo ad ascoltarlo!

Il marchio spagnolo DAS Audio, distribuito in Italia da ZZiPP, ha da poco fatto uscire sul mercato un nuovo sistema Line Array dalle dimensioni contenute in un “pacchetto tecnologico” di sicuro interesse. 
Manco a dirlo, quando si tratta di sentire qualche nuovo sistema audio, noi di ZioGiorgio drizziamo le orecchie e ci proiettiamo verso la venue che, per nostra fortuna, era anche abbastanza vicino a casa.
In occasione della data del tour di Venditti & De Gregori al MusArt Festival in piazza della Santissima Annunziata a Firenze (tour al quale dedicheremo un articolo a parte ndr) siamo andati a vedere questo nuovo prodotto e, per scoprirlo al meglio, ce lo siamo fatti raccontare da chi lo usa già da qualche tempo…
Abbiamo quindi intervistato il PA Man Pietro Sciagrà (del team di Amandla Production) che ha condiviso con noi informazioni ed esperienza sul campo.

Prima di dare la parola a Pietro un breve riassunto su questo nuovo DAS Audio che, per la precisione, appartiene ad una linea chiamata ARA. 
La serie comprende modelli diversi che prendono nomi diversi a seconda della configurazione interna degli altoparlanti, SARA 100, LARA100 e LARA-80. 

Per conoscere le specifiche dei vari modelli la cosa migliore, come sempre, è quella di andare sul sito del produttore (www.dasuadio.com) o del distributore (https://zzippgroup.com) che sono sempre ricchi di dettagli e sicuramente aggiornati e precisi. 



Oggetto del nostro Focus di oggi SARA 100, una cassa attiva con amplificatore in classe D da 3000 Watt al cui interno sono alloggiati due woofer marchiati DAS da 8’’e un driver a compressione sempre DAS M-78N da 3’’ con una dispersione orizzontale di 100°. In abbinamento ai cluster di top, a Firenze erano previsti dei SARA-SUB singolo 18’’ di cui ci racconterà Pietro…

ZioGiorgio.it: ciao Pietro, chi meglio di te può parlarci del sistema, visto che lo usi sul campo!

Pietro Sciagrà: intanto bisogna specificare che è la prima volta che il sistema viene utilizzato in Italia, essendo ARA un prodotto di recente introduzione. Nonostante le dimensioni contenute, con il team del service Amandla Production, service per il quale lavoro, abbiamo deciso di installarlo in questa piazza dove negli anni sono stati utilizzati sistemi di marchi molto blasonati e noti. Una sfida non da poco…

ZioGiorgio.it: parlaci del set up per questo evento in questa particolare piazza.

Pietro Sciagrà: è stato seguito un po’ il solito schema degli anni scorsi, anche se gli impianti erano diversi. In questo caso abbiamo previsto un L+R formato da 10 moduli per parte di SARA 100 (il doppio 8’’ lo ricordo) in abbinamento ad un sub Array composto da 12 moduli di SARA Sub posti a terra in configurazione gradiente per cercare di mantenere il palco il più pulito possibile. Il SARA Sub si è rivelata una cassa molto utile ed interessante in questo contesto poiché, oltre al 18’’ frontale monta un 15’’ posteriore proprio per creare configurazioni cardioidi con pochissima proiezione del suono posteriore.
Abbiamo poi una linea di front fill composta da 8 moduli di Action 500 con dei 8’’, un piccolo cabinet passivo veramente molto performante e, cosa forse un po’ più “particolare” se così possiamo dire è la presenza di un cluster centrale composta da 4 moduli di Event 126 per andare a rinfrescare la parte centrale sotto al palco.

ZioGiorgio.it: ci puoi parlare di rigging e tempistiche di montaggio, sono aspetti che interessano sempre molto i nostri lettori…

Pietro Sciagrà: l’array sale a moduli di quattro per volta e consente, come ormai fanno molti altri brand di alta gamma, di impostare i gradi con le casse sul dolly con un sistema di rigging “morbido” che va in tensione quando l’impianto sale. Il sistema di fissaggio posteriore è a un solo punto, una scelta ancora una volta votata alla semplicità ed alla velocità. In effetti, considerando che è un prodotto nuovo e come tale occorre prenderci bene la mano, abbiamo fatto veramente presto a montare tutto. Due persone potrebbero tranquillamente fare il tutto in autonomia.

ZioGiorgio.it: per alimentare il sistema come siete organizzati?

Pietro Sciagrà: tutto molto semplice, in quanto ogni quattro moduli sale una 16A di corrente mentre un cavo EtherCon porta insieme sia la rete sia il segnale, semplificando di molto i cablaggi.

ZioGiorgio.it: parlando di rete mi facevi vedere poco fa il software di gestione che fa parte del pacchetto di DAS Audio…

Pietro Sciagrà: si chiama Alma, un software nuovo, molto semplice da usare ma, all’occorrenza, estremamente editabile e performante. Si tratta di un software ancora in evoluzione e nel prossimo futuro saranno probabilmente implementate le funzioni per il disegno. Al momento stiamo usando EASE Focus con i file GLL messi a disposizione da DAS Audio direttamente.

ZioGiorgio.it: Pietro, qualche considerazione sulla piazza? Bellissima piazza ma con alcune criticità date dai loggiati, dai palazzi tutti intorno…

Pietro Sciagrà: per fortuna è una piazza che conosciamo bene e, anche in questa occasione, abbiamo cercato di puntare l’impianto nella maniera più precisa possibile, arrivando a sonorizzare l’ultima fila delle tribune a fondo piazza. I due loggiati laterali sono delle fantastiche casse di risonanza soprattutto per le frequenze basse e le infra, quindi sui 40 – 30 Hz. Quest’anno però non abbiamo avuto grandi problemi perché i sub hanno un suono molto pulito e fermo e controllato col sub array che ha una apertura di 60° che segue, virtualmente, le file delle sedute davanti al palco.

ZioGiorgio.it: che feedback hai avuto dai fonici che sono passati dal festival?

Pietro Sciagrà: il programma musicale del festival è molto vario, si passava da situazione tipo balletto a concerti sinfonici fino a concerti rock veri e propri. Qualcuno ha trovato subito il feeling giusto col sistema, altri hanno avuto necessità di un po’ di tempo in più per ritrovare il loro suono ma alla fine nel complesso è andata molto bene. 

MusArt Festival si è svolto a Firenze in Piazza Santissima Annunziata dal 15 al 26 luglio, e ha visto esibirsi sul main stage artisti del calibro di Roberto Bolle, Venditti e De Gregori, David Garrett, Marco Masini, Drusilla Foer, Paolo Conte, il Gala lirico Callas 100, Madame e Stewart Copeland.

Info: zzippgroup.com

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