Luca Serafini, è un light design bolognese che si è avvicinato al mondo dello spettacolo come attore per poi appassionarsi al mondo delle luci al punto di trasformarlo nel proprio mestiere.
“Quando facevo spettacoli come attore invece di arrivare al pomeriggio andavo la mattina e seguivo il tecnico di compagnia nel montaggio. Per un po’ ho mantenuto le due carriere, sopra e davanti al palco, parallele, poi la luce ha vinto”. Afferma Luca.
La sua prima esperienza con ETC è avvenuta grazie alla console SmartFade.
“Mi ricordo la scoperta di poter programmare dei chase ed azionarli con un fader, per uno che aveva appena iniziato ed era abituato al metodo “amanuense” sembrava fantascienza”, racconta Luca.
Nel 2018 sostituì Paolo Tizianel su alcune date del tour di Marco D’Agostin e per la prima volta lavorò sulla ETCnomad. “Avevo lo show già tutto registrato su computer. Fu un’altra rivoluzione per me. Imparare solo un linguaggio, risparmiare il tempo della programmazione e concentrarsi sui dettagli. Da quel momento non sono più tornato indietro”.
L’ultimo spettacolo di Luca Serafini si intitola “Grand Jeté” di Silvia Gribaudi ed ha debuttato a giugno toccando tappe importanti come la Biennale Danza di Lione e Torino Danza.
“Per questo lavoro mi sono occupato della creazione del disegno luci ed ora mi occupo della direzione tecnica e della realizzazione ed esecuzione dello spettacolo in tour. Ho avuto grande libertà e tanto ascolto da parte di Silvia oltre alla preziosa consulenza di Leonardo Benetollo, grande conoscitore e utilizzatore di ETC, per ottimizzare e semplificare il più possibile la programmazione in funzione della tournée.”, racconta Luca.
“Si tratta di uno spettacolo con una scheda tecnica importante, ci sono una novantina di pezzi, di cui la metà a terra, quasi tutto a incandescenza, è pensato per grandi palchi ed in scena ci sono 10 performer della MM Contemporary Dance Company insieme a Silvia Gribaudi. Siamo partiti con alcune idee molto chiare e tantissima voglia di sperimentare. La creazione l’ho fatta con una Element che era residente in teatro ma con Silvia il lavoro è sempre in mutamento, si può improvvisare, correggere, provare e poi tornare indietro. Per farlo senza impazzire o perdere pezzi devi avere uno strumento che conosci bene ed i prodotti di ETC ti consentono di arrivare all’effetto che desideri con rapidità ed intuitività.”.
Luca è da anni residente a Bruxelles e, per motivi di lavoro, deve spesso viaggiare all’estero e, proprio per questo motivo, si è costruito un set up leggero, compatto e nello stesso tempo potente, che possa seguirlo ovunque per i suoi lavori.
“Utilizzo due laptop, uno con ETCnomad ed uno con QLab per musiche e video, che comunicano tramite un router e che si scambiano informazioni in OSC in modo da far partire diverse cue con un solo comando. Uso poi una Korg Nanokontrol2 per avere a disposizione qualche fader e pulsanti Macro e un fantastico Lighthack assemblato e programmato apposta per Eos da Leonardo Benetollo. Infine utilizzo le due App iRFR e MyETC: Photometrics”, conclude Luca.
Info: etcconnect.com