Anche quest’anno, come nostra consuetudine, eravamo presenti al Namm Show nella soleggiata California del Sud al cospetto di un evento che sembra essere rifiorito in termini di affluenza, anche se ancora non a livello degli anni pre-pandemia e privo di tanti brand noti.
Nonostante ciò è stato bello essere nuovamente sul campo, raccogliere e scambiare opinioni con i professionisti che guidano le aziende e i molti musicisti perché di fatto questo è il target principale…
Prima tappa il settore ProAudio dove abbiamo festeggiato con grand piacere un traguardo importantissimo, i 75 anni di RCF!
Al NAMM RCF ha presentato ben 20 nuovi prodotti, in uno stand imponente e ben organizzato, oltre ad una Demo Room poco distante dal booth in cui era possibile ascoltare diversi prodotti tra cui la serie NX e, in particolare, i recentissimi NXL 14 A + SUB 15 AX W che ci hanno impressionato in positivo per la potenza e la precisione, oltre ai modelli NX 932-A e NX 945-A.
NXL è un sistema totalmente portatile che regala prestazioni di alto livello e che si presenta nelle due varianti di colore nero e bianco.
Presente inoltre il nuovo arrivato dell’iconica serie ART con ART 7 aggiornato alla versione MK5 con modelli che vanno dai woofer da 8 a 15 pollici, dotati di algoritmi FiRPHASE e XBOOST.
TT+ Audio (presentato per la prima volta in US qui al NAMM) ha invece svolto il suo compito in maniera egregia durante il concerto organizzato dall’azienda all’interno della NAMM Arena, con un suono potente e coerente, dato da un sistema line array che non delude le aspettative sia per quanto riguarda le sonorità più acustiche che su quelle elettroniche più spinte e tipicamente club.
Meyer Sound invece ha presentato le proprie soluzioni in un piccolo spazio espositivo situato fuori da un altrettanto contenuta demo room dove erano presenti il sistema Panther e il sub 2100 LCF.
Anche dBTechnologies segue l’esempio di Meyer dando maggior risalto alla serie VIO che si ascolta con piacere in una affollata zona dedicata.
Sempre nel padiglione Pro Audio incontriamo LA VOCE e BC Speakers, leader mondiali nella produzioni di componenti di altissimo livello così come gli italianissimi FBT che espongono le serie MYRA, HORIZON e CANTO.
Una delle cose più interessanti proposte in fiera è la soluzione tecnologica di PK Sound che ha messo in scena in una demo room molto futuristica il T8 System, un impianto audio Line Array robotizzato che permette di regolare la diffusione degli speakers e l’inclinazione del sistema senza pull back, agevolando le prestazioni adattabili in spazi molto diversificati ed alleggerendo tantissimo il lavoro delle rental e dei PA Manager. La resa del suono non ci ha emozionato tanto quanto la tecnologia che sta dietro a questo progetto e che sicuramente è il punto di forza del prodotto stesso.
Nel piano inferiore dedicato ai mixer abbiamo potuto ammirare il capolavoro SSL Origin, le nuove consolle DiGiCo ed i prodotti NEVE che hanno sbancato i Tec Awards aggiudicandosi i premi nelle categorie best Microphone Preamplifiers e best Production Essentials.
Interessanti e molto accattivanti in termini di resa i nuovi monitor da studio Amphion così come il sistema Dolby Atmos proposto da PMC.
Tantissime le soluzioni Podcats e Live Streaming proposte da marchi come Shure, Mackie e BLACKMAGIC Design, che dimostrano quanto questa fetta di industria sia sempre più attiva e carica di nuovi prodotti e soluzioni per lavorare, streammare e performare da remoto per poi lanciarsi nell’etere con risoluzioni e prestazioni di alta qualità.
Nell’affollata Arena Plaza abbiamo notato, con stupore, un palco completamente allestito da ADJ che scalza la giapponese Pioneer, protagonista di questo spazio negli ultimi 6 anni.
Un chiaro segnale di distaccamento da parte di Pioneer dal mondo Pro Audio, a fronte di una maggiore attenzione, con risultati eccellenti, verso il DJ Gear e all’audio consumer. Li abbiamo incontrati nel padiglione dedicato al MI in uno stand super crowded ed un invasione di prodotti nuovi creati in collaborazione con Alpha-Teta.
Opus Quad e Omnis Duo ci impressionano per lo switch di design, molto più eleganti e in qualche modo minimali rispetto alle consolle all in one alle quali Pioneer ci aveva abituato nel corso degli ultimi anni.
Nonostante Reloop provi a proporre il MixTour Pro (che a noi ricorda tantissimo il vecchio controller di Traktor Scratch) ed Ercules presenti la sua nuova consolle compatta, possiamo tranquillamente dire che Pioneer resta il leader indiscusso nel DJ Gear ed anche quest’ anno si aggiudica il primato di standard product per i professionisti di questo settore.
Tra gli stands notiamo ancora un sacco di soluzioni diverse per quanto riguarda gli in ear monitor: spopolano le proposte per ogni tipo di cuffia e di calco creato ad hoc per gli ascolti più esigenti.
Nell’area dedicata alle batterie e percussioni rimaniamo affascinati dalle Sensory Percussion di Evan Hybrid, che propone una soluzioni cross over con pelli analogiche che suonano in digitale. Una soluzione che dimostra quanto il nostro mondo fatto di luci, video e soundsystems stia decisamente avviandosi sempre più verso un mondo Hybrid e di innovazione, proponendo prodotti all’avanguardia ma forse ancora non troppo pronti per il mercato di larga scala, così come è successo in molti di altri settori.
A conferma di questo, anche quest’anno, rimaniamo piacevolmente sorpresi da quante piccole aziende, start up o innovative companies abbiano deciso di partecipare con piccolissimi stand a contorno dei padiglioni dell’MI, presentando una serie di prodotti come controller futuristici per synth e sequencer, tastiere portabili ed assemblabili con un clik, o plug-ins che usano le nuovissime AI per le soluzioni più disparate.
Nullo o quasi il reparto Lighting che vede come unico brand degno di nota l’azienda GLP che presenta tre soluzioni a testa mobile in uno stand decisamente modesto.
Grande attenzione alla parte Educational al quale NAMM ha dedicato quasi un intero piano della fiera con varie stanze in cui vengono proposti speech e lecture a cadenza oraria per tutta la durata dell’evento.
Degno di nota l’intervento nella Members Area della associazione tutta al femminile WAM, WomenAudioMission che presenta il proprio recording studio di San Francisco ed un vero movimento dedicato alle donne che fanno parte del nostro settore, per tutelarne i diritti, per promuoverle nell’industria e per formarle al meglio in un mondo che è stato per anni guidato dall’universo maschile e che, anche in questo caso come migliaia di altri settori, sta finalmente cambiando.
Non è mancata la presenza di personaggi di spicco, come George Benson che firmava autografi da IBANEZ, Gregg Bisonette con i suoi soli di batteria lunghissimi e di grande classe e Geezer Butler dei Black Sabbath che firmava copie del suo libro.
Come di consuetudine ci presentiamo all’invito di gala del sabato sera e ci tiriamo a lucido per i Tec Awards che quest’anno si sono svolti all’interno della fiera e non più nel ballroom dell’Hilton.
L’atmosfera è diversa, strana, forse anche perché dopo tanti anni non era presente la strepitosa orchestra sul palco. Un vibe decisamente sottotono che ci lascia, per la prima volta, un po’ perplessi.
Tante le aziende che non ritirano il premio, ne abbiamo contate almeno 5, e poche le sorprese. Universal Audio si è aggiudicata i premi best Amplification Hardware Studio, best Signal Processing Software Effects, best Signal Processing Hardware e best Computer Audio Hardware.
Il premio Best Studio Monitors viene assegnato a Genelec 8381A SAM Adaptive mentre SSL Origin 16 si aggiudica il best Large Format Console. Grande sorpresa per noi e forse l’highlight più interessante degli Awards è l’en plein di Apple Logic Pro X che vince, dopo anni di supremazia Pro Tools di Avid, il premio best Workstation Technology Recording Device e Audio Apps & Hardware Peripherals for Smartphones & Tablets.
Il momento decisamente più emozionante è stato caratterizzato dall’Awards consegnato a RZA dei WU TANG CLAN, un icona nel mondo dell’hip hop, del cinema e della cultura musicale mondiale.
Stanchi e felici facciamo ritorno verso l’hotel, consapevoli di aver partecipato all’ennesima edizione di quello che, come annunciato ufficialmente durante i giorni di fiera direttamente dall’organizzazione NAMM, si riconferma l’evento più grande al mondo dedicato alla Music Business.
Matteo Zarcone – ZioGiorgio Contributor
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