Sound Bullet: il tester multiuso di Sonnect

In questo Focus On vogliamo parlarvi di un prodotto tascabile e rivoluzionario, creato da una mente italiana giovane e intraprendente, nato per semplificare e analizzare il testing audio in ambito live: il Sound Bullet!

LA STORIA

David Scorteccia è nato a Marsciano (PG) nel 1992 e fin da piccolo è sempre stato uno “smanettone” con la passione di costruirsi apparecchi elettronici che lo aiutassero nelle sue esperienze.
A 17 anni ha iniziato a lavorare in ambito live con dei service di Perugia per poi trasferirsi a Glasgow (UK), dove ha continuato la propria carriera da tecnico del suono.

David Scorteccia

L’idea del Sound Bullet è nata, come tutte le grandi cose, dopo un’esperienza negativa avvenuta nel 2017 mentre lavorava come fonico di palco ad un festival jazz: “alcune linee non funzionavano ma, essendo da solo in un grande palco, non avevo gli strumenti per analizzare ogni anello della catena e capire dove fosse il problema. Ho fatto una figuraccia e mi sono promesso di trovare il modo per non trovarmi mai più in quella situazione di incertezza.”, racconta David “mi sono accorto che in commercio non esisteva un prodotto tascabile in grado di testare un segnale audio da qualsiasi punto della catena e, per questo motivo, ho deciso di costruirmelo”.

In pochi mesi è riuscito a progettare e costruire un generatore di segnale a batterie ricaricabili con uno speaker integrato che rispondesse a tutte le sue esigenze, senza un nome e senza nessuna idea di business in testa! È stato grazie alle richieste dei suoi colleghi che è nata la necessità di farlo diventare un prodotto: “succedeva sempre più spesso che durante i vari lavori, sfoggiavo questo “scatolino” dalla tasca che mi permetteva di trovare velocemente i problemi audio e i colleghi hanno iniziato a chiedermi se gliene costruissi uno anche a loro”.

Primo prototipo

L’idea iniziale era di fare una ventina di copie del suo giocattolo per i colleghi più stretti ma, dopo averne discusso con un ingegnere elettronico che lavorava per l’azienda del padre, si è accorto da subito che avrebbe dovuto approcciarsi al progetto con una mentalità più industriale: “è stato un viaggio di 3 anni nel quale ho imparato molti aspetti dell’ingegnerizzazione industriale passando dal design ai costi di sviluppo di un dispositivo così apparentemente semplice. Considerando i costi di prototipazione e delle componentistiche necessarie alla produzione, ho capito che non avrebbe avuto senso costruirne solo una ventina, ma almeno un centinaio. Da qui è nata l’esigenza di cercare un nome, creare un marchio, un sito web e di studiare le basi di marketing e comunicazione.”

A ottobre 2019, il Sound Bullet è stato lanciato con una campagna di pre-ordini senza indicazioni precise sulla data di consegna ma, nonostante ciò, ha ottenuto una richiesta di 50 unità nel primo mese: “da quel momento, la domanda è cresciuta costantemente, raggiungendo le migliaia di ordini l’anno provenienti da tutto il mondo.”

IL PRODOTTO

Sound Bullet è uno strumento ricaricabile, tascabile e multiuso, costruito per individuare rapidamente i problemi grazie alle sue funzioni di testing. Il generatore di tono integrato permette di inviare un segnale dal palco al mixer, testare le casse, i radio jack e le DI. Può verificare la continuità dei 3 pin di connessione dei cavi XLR e indica, come altri prodotti simili già presenti sul mercato, se sul canale è attiva la Phantom Power ma a renderlo davvero speciale, è la possibilità di ascoltare qualsiasi segnale proveniente dal mixer grazie ad uno speaker integrato e ad una uscita mini-jack.
E’ alimentato da una batteria ricaricabile tramite USB-C ed è protetto da un involucro in metallo di alta qualità che ne garantisce la resistenza.

LE SPECIFICHE
  • Altoparlante interno: permette di ascoltare segnali in ingresso all’XLR o al jack da 1/4″
  • Uscita mini jack con regolazione di volume: permette di ascoltare in cuffia i segnali in ingresso e testare linee mini jack per conferenze
  • Generatore di tono: con possibilità di scelta tra Pink Noise e 1 kHz e con routing su tutte le uscite o sull’altoparlante integrato
  • Phantom Power check: due LED rossi si accendono se sul canale è presente la 48V su entrambi i pin
  • Signal/Peak Input Meter: indica il livello di segnale in ingresso all’XLR
  • Tester per cavi XLR: visualizza le connessioni fra i 3 PIN del cavo
  • Ingresso XLR bilanciato
  • Uscita XLR bilanciato
  • Ingresso/Uscita Jack 1/4”:permette di ascoltare uno strumento sull’altoparlante integrato o di inviare un tono
  • Adattatore Jack-Jack maschio: per il testing delle D.I. Box
  • Porta di ricarica USB-C
IL TEST SUL CAMPO

Mi sono portato il Sound Bullet sul campo in una normalissima giornata di lavoro per vedere quanto mi sarebbe stato utile!
Una volta caricato e inserito nel cinturone tra il Leatherman e la torcia, ho iniziato a lavorare dimenticandomi di averlo addosso grazie anche al suo peso ridotto di circa 190g.
Il lavoro consisteva in una orchestra sinfonica da microfonare con diversi monitor sparsi sul palco per aiutare le varie sezioni ad ascoltarsi. Non essendo una situazione touring non avevamo il cablaggio pronto ma andava preparato sul posto perciò, dopo aver trascritto i canali della Channel List sulle varie stagebox, abbiamo iniziato a stendere gli LK, a posizionare i microfoni e a cablarli.
Arrivati al line check ho scoperto un fantastico modo di utilizzare lo speaker del Sound Bullet! Parliamoci chiaro, quando c’è da testare un qualsiasi segnale dal palco al mixer, che sia un XLR o un jack, prendiamo tutti il nostro bel tester Behringer da 29€ e non abbiamo problemi, ma quando c’è da testare più di 80 microfoni a condensatore (tra bug e Shoeps) lo schiocchio delle dita non è proprio così preciso e professionale!
Ho attivato il generatore di tono settandolo ad 1kHz sul Sound Bullet ed ho avvicinato l’altoparlante al microfono in modo che il fonico potesse sia testare il funzionamento del canale, sia verificare che le capsule suonassero tutte allo stesso modo a parità di gain.
Durante il line check ho usato il Sound Bullet un altro paio di volte per testare delle D.I. Box, in attesa che il musicista portasse il suo strumento, connettendo l’adattatore jack-jack in dotazione ma ancora una volta, sono rimasto stupito quando ho potuto testare il ritorno del segnale di un monitor attivo collegando l’XLR al Sound Bullet e ascoltando il rumore rosa proveniente dal mixer di palco, direttamente sull’altoparlante integrato o sull’uscita cuffie!.

CONCLUSIONI

Voglio fare una premessa! Conoscevo già il Sound Bullet perché l’ho visto qualche anno fa ad un collega ma poi non ne avevo più sentito parlare! Ultimamente, però, ho avuto l’occasione di lavorare con alcune produzioni straniere ed ho notato che tutti i tecnici, sia fonici che backliner, ne avevano uno ed ho iniziato a fare qualche ricerca scoprendo che, come al solito, è un prodotto rivoluzionario Made in Italy conosciuto in tutto il mondo tranne che nella madre patria! Questo mi ha spinto a mettermi in contatto con David Scorteccia che mi ha confermato lo scarso risultato italiano rispetto a quello del resto del mondo ed ha accolto con piacere la richiesta di approfondire la mia conoscenza su questo prodotto e sul mondo Sonnect.

Sound Bullet è un prodotto utile, ben fatto e studiato in ogni dettaglio a partire dalla pratica custodia in stoffa con chiusura magnetica dotata sia di passante per cintura che di un moschettone e comprensiva di un attacco femmina jack che permette di portare sempre con sé l’adattatore jack-jack senza rischio di perderlo! Nasce da chi è abituato a vivere il campo e trasmette in pieno la Vision di Sonnect di semplificare le complicanze tecniche derivanti da una professione affascinante, colma di sfide e di ostacoli!La batteria interna è garantita per due ore e mezzo che, per un oggetto con una durata di utilizzo medio di pochi minuti, significa una ricarica ogni circa due mesi!

Le USP (Unique Selling Propositions) del Sound Bullet sono sicuramente le connessioni XLR e Jack esterne che permettono di connetterlo in qualsiasi punto della catena senza bisogno di cavi aggiuntivi, rendendolo uno strumento unico ed efficiente. Anche l’altoparlante on board e l’uscita cuffie sono un vero e proprio plus rispetto ai dispositivi presenti sul mercato mentre il prezzo (250€) potrebbe sembrare elevato (non nascondo che inizialmente ha spaventato anche il sottoscritto) ma devo ammettere che è pienamente giustificato dalla complessità di racchiudere tutte queste funzioni in un oggetto portatile di soli 12 cm.

Con Sonnect ho scoperto un’azienda giovane con una nuova visione e piena di idee smart e innovative come il nuovissimo SoundWire.

Info: sonnect.com

Nicola Trapassi – main tester
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