Lucca Summer Festival: qualche dettaglio tecnico sull’edizione 2024

Il Lucca Summer Festival è uno dei festival più longevi in Italia e si svolge a Lucca durante i mesi estivi ospitando sul palco molti artisti internazionali con un repertorio eterogeneo e sempre di prim’ordine.
Negli ultimi anni ha registrato un incredibile incremento di successo, affermandosi con merito tra i festival più importanti in Europa e non solo. 

Negli anni siamo tornati più volte in Piazza Napoleone, una location che abbiamo imparato a conoscere bene e che ci fa sentire un po’ a casa…
Dal punto di vista tecnico, il Lucca Summer Festival (LSF) si è sempre distinto per la sua continua propensione al miglioramento e all’innovazione. Diversi sono stati i motivi delle nostre “indagini tecniche” nel tempo anche grazie alla disponibilità dell’organizzazione e di alcuni “vecchi amici” che ci accolgono sempre con grande entusiasmo e simpatia.

La produzione di DI and GI Srl (D’Alessandro & Galli) si è sempre avvalsa del supporto tecnico di Amandla Production, guidata da David Lapini e i suoi soci, un’azienda di noleggio e “service” che nasce e cresce a Lucca, con un legame particolare col festival di casa.

Molti anni fa abbiamo visto e ascoltato in azione il primo sistema Martin MLA presente in Italia, un progetto già allora ambizioso e tecnologicamente avanzato. In seguito, sempre lato audio, è stato utilizzato un impianto Outline, per poi tornare a Martin. Quest’anno il PA scelto è stato un “sistema misto” di VIO by dB Technologies, di cui vi parleremo presto in un articolo dedicato.

Abbiamo partecipato alla serata in cui si sono esibite due formazioni straordinarie, impeccabili dal punto di vista tecnico e musicale: la Marcus Miller Band e i Toto che hanno regalato al pubblico uno show vibrante e coinvolgente.

Iniziamo il nostro racconto con un’intervista a David Lapini di Amandla Production, con il quale abbiamo discusso anche di argomenti non necessariamente tecnici.

David Lapini in una delle sue pose più tipiche: al telefono…

ZioGiorgio: ben ritrovato David. Quanti anni sono che Amandla segue il Summer Festival?

David Lapini: ormai sono 16 anni! Abbiamo iniziato nel 2008 e negli anni abbiamo sempre cercato di rinnovarci. Nel 2012 siamo stati i primi a montare l’MLA di Martin Audio e nel tempo si sono create sempre delle sinergie interessanti in quanto il LSF è un festival sempre molto aperto alle sperimentazioni. Quest’anno per esempio come avrai visto c’è la presenza di un nuovo PA, il VIO di dB Technologies. Noi forniamo tutto ciò che è impianto luce e regie, audio comprese, quando non vengono portare delle produzioni ospiti.

ZioGiorgio: come gestite il materiale e le richieste delle varie produzioni in questo festival?

David Lapini: ormai le richieste sono sempre diverse da artista ad artista e la nostra scelta è stata quella di non utilizzare del materiale fisso, ma di variarlo in base a quelle che sono le richieste delle varie produzioni. Quindi, quando non abbiamo qualche cosa in magazzino lo noleggiamo e facciamo in modo di accontentare tutti.

ZioGiorgio: passiamo al comparto luci che è tutto fornito da voi, come vi siete organizzati?

David Lapini: delle luci vorrei che ti parlassero dopo più nel dettaglio i miei tecnici. Ad ogni modo noi abbiamo riunito un tutti i disegni luce delle varie produzioni che sarebbero passate dal Festival e abbiamo cercato di creare una situazione che potesse andare bene per ogni ospite, dando maggiore importanza al disegno luci degli Swedish House Mafia, che è il disegno che in un certo senso abbiamo deciso di prendere come riferimento. E’ un disegno un po’ più originale rispetto quello tipico dei festival ed era caratterizzato da questi rettangoli di americana che vedi. Il resto delle luci sono le classiche americane sbalzate con spot, wash, beam, acl e dwe. Quest’anno abbiamo anche 4 RoboSpot di Robe che solitamente vengono gestiti direttamente dal personale delle produzioni, uno degli ultimi investimenti che però devo dire è risultato molto comodo ed efficace.

ZioGiorgio: quante persone sono coinvolte nella gestione del festival?

David Lapini: per le luci abbiamo un paio di persone di assistenza: una in cabina e una in assistenza FOH e poi, a seconda dei casi, altre dedicate all’audio. Ma ripeto, dipende molto dalla serata. Oggi per esempio siamo cinque o sei persone e credo hai incontrato anche qualche vecchia conoscenza…

ZioGiorgio: uscendo dall’ambito Summer Festival, vorrei chiederti quali sono, secondo te, le difficoltà che oggi un Service come Amandla incontra abitualmente.

David Lapini: le difficoltà principali sono 2: la prima è reperire personale qualificato! Purtroppo dopo il Covid tanti tecnici hanno cambiato lavoro o hanno cambiato la modalità di gestione di questo lavoro e non è sempre facile trovare personale preparato e soprattutto disponibile. In questo senso noi cerchiamo sempre di garantire lavoro ai nostri tecnici e cercare di formali.
La seconda difficoltà è data dalla disorganizzazione delle produzioni al seguito degli artisti! Non ci crederai, ma nonostante la nostra continua insistenza a richiedere le schede tecniche degli artisti agli organizzatori dei festival con largo anticipo, spesso arrivano a ridosso delle date mettendoci in seria difficoltà nel recuperare il materiale. Parlo anche di  produzioni importanti.
Non voglio fare nomi, ma la crew di un famoso artista ha cambiato completamente preferenza sulle regie un giorno prima dell’arrivo in venue. Noi le consolle le avevamo già fatte arrivare, noleggate e pagate.. Oltre al costo del noleggio andato in fumo puoi immaginarti le energie perse da tutto il nostro staff in periodi caldi come questo, sia nel  reperire il materiale che nell’organizzare la logistica. Onestamente credo sia assurdo nel 2024 …

ZioGiorgio: agganciandomi a questo discorso, quali sono le voci di spesa più importanti per un service come il tuo?

David Lapini: sembra ironico ma le spese più grosse le affrontiamo proprio negli imprevisti come questo! Trasporti extra per recuperare materiale dell’ultimo minuto, noleggio materiale per cercare di accontentare le produzioni che poi magari alla fine non servono, ecc. Senza considerare che sono aumentati i costi dei trasporti, alberghi e costo della vita in genere…

ZioGiorgio: Amandla oltre ad essere un service fa anche produzione di eventi. Parlaci di questo aspetto.

David Lapini: credo che alla fine oggi un service fa anche produzione perché ormai sempre più spesso le agenzie demandano al service la valutazione su materiali richiesti, andando ben oltre al noleggio del materiale o alla scelta del personale. Credo che talvolta sarebbe più logico e semplice che i promoter si affidassero in toto ai service per quanto riguarda la produzione e la gestione della parte tecnica, una cosa che dopo tanti anni sappiamo fare bene.
Poi, altre volte succede che anche se non rientra nel nostro incarico di fornitori e gestori di  materiali audio/luci e video, siamo comunque noi dei service a leggere le richieste degli artisti ed organizzare al meglio l’evento dal punto di vista tecnico ed accontentando cosi le produzioni ospiti. E’ una anomalia, è vero, ma è sempre meglio che incorrere in problematiche che poi, alla fine, ricadrebbero all’ultimo momento sul nostro lavoro.

Per avere qualche ulteriore dettaglio in merito al progetto luci ed alla gestione dello stesso abbiamo chiesto ai tre tecnici che si sono alternati sia in assistenza sia un programmazione, Gabriele Achilli, Clara Stocchero e Nicholas Giovannoni.

ZioGiorgio.it: puoi raccontarci come è nato il progetto e quali sono state le principali richieste?

Nicholas Giovannoni: il progetto luci nasce in stretta collaborazione con D’Alessandro e Galli e ha lo scopo di fornire un disegno originale che dia identità al festival e che, allo stesso tempo, riesca ad accontentare le produzioni che si esibiscono al Summer Festival. Le principali richieste sono state la presenza di collegamenti Ethernet sala palco e la presenza di 4 robospot in sala sopra la torre regia ma comandati da remoto e dalle consolle luci per quanto riguarda il dimmer.

ZioGiorgio.it: quali materiali avete scelto e come è stato cablato tutto il rig luci?

Clara Stocchero: abbiamo scelto come spot gli Evo della DTS in modalità 32 estesa per ottenere l’inserimento lineare del cto e una gestione totale di tutti i parametri del faro. I beam sono i Jade della ProLights, e come wash abbiamo i Sagitter Archer W8 per i quali abbiamo ricevuto un sacco di commenti positivi per la loro potenza, l’ottica e la linearità di dimmeraggio. Il tutto era pilotato con un nodo ARTNet della ELC che permetteva di accontentare le varie richieste delle produzioni ospiti e che integra un controller RDM a bordo per ogni evenienza. Come trasporti sala palco avevamo 4 Ethernet categoria 6a per gestire anche i floor degli ospiti.

ZioGiorgio.it: come viene controllato l’impianto quando siete voi a gestirlo?

Nicholas Giovannoni: quando lo gestiamo noi il controllo avviene tramite grandMA in modalità 3

ZioGiorgio.it: che cosa avete predisposto a livello segnali e patch per le produzioni ospiti?

Gabriele Achilli: per le produzioni ospiti ci sono sempre a disposizione 3 Ethernet cat 6a, un LK25 con spider xlr che garantisce 8 segnali analogici per ogni evenienza. Sotto richiesta specifica della produzione di Mika abbiamo previsto anche 2 fibre multimodali per le luci e una multimode per il video a loro uso esclusivo.

Aldo Chiappini
ZioGiorgio.it
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