Focus on dBTechnologies VIO

Negli ultimi tempi, in particolare durante la scorsa stagione estiva, abbiamo avuto diverse occasioni di incontrare i sistemi dBTechnologies, in particolare la serie VIO. Il successo di VIO si basa su solide fondamenta, considerando che il suo predecessore, il DVA (ancora presente in catalogo), ha venduto centinaia di migliaia di unità in tutto il mondo.

Tuttavia, VIO rappresenta un’evoluzione che è riuscita a ritagliarsi una posizione precisa nel competitivo mercato dei sistemi di rinforzo sonoro, dove la “devozione” ad un marchio spesso prevale spesso sulle reali esigenze di utilizzo.

In un contesto in cui le mezze produzioni dominano quasi tutti gli eventi estivi, un sistema funzionale e semplice da montare ha saputo soddisfare le esigenze del settore rental e service.
Abbiamo così pensato di conoscere meglio il VIO, concentrandoci sui contenuti tecnici e chiedendo direttamente a chi questo sistema lo ha ideato e lo mette “in pista” tutti i giorni.

Abbiamo intervistato Claudio Ottani (direttore R&D) e Andrea Brasolin (Application Engineer)

ZioGiorgio.it: da dove parte il progetto VIO? Quali obiettivi sono stati indicati al momento dell’inizio del progetto?

Claudio Ottani: dopo i feedback positivi della serie attiva DVA si è voluto guardare in alto. L’esperienza acquisita sul campo ci ha permesso di iniziare un progetto, che ancora cresce, che potesse rispondere alle esigenze di un diverso settore professionale.

LPE – PHOENIX. Credits: Stefano Dalle Luche

ZioGiorgio.it: andiamo più nei dettagli tecnici: partiamo dall’acustica di base (componenti, shape, soluzioni acustiche) per poi passare alla parte elettronica.

Claudio Ottani: il primo step, come in tutti i progetti, è stato quello della analisi dei prodotti presenti sul mercato, concentrandoci non su quello che esisteva, ma su quello che mancava.

Nel 2015 i diffusori professionali erano per la maggioranza diffusori passivi progettati anni prima con dei concetti acustici e meccanici abbastanza standard. Siamo partiti dal concetto che la trasportabilità e il montaggio potevano essere punti sui quali si potevano fare importanti migliorie, peso e dimensioni sono stati studiati attentamente.

Essendo noi progettisti e costruttori di elettronica, era scontato pensare di avere il perfetto connubio tra amplificatore e componenti acustici, aumentando la qualità sonora ed il controllo in tempo reale di tutte le funzioni del diffusore stesso.

ZioGiorgio.it: mi hanno detto più volte che VIO è semplice da montare e ottimizzare. Come, secondo voi, si è ottenuta questa semplicità?

Claudio Ottani: ci siamo messi nei panni di chi deve trasportare ed montare i sistemi, facendo innumerevoli prove e migliorando step by step.

Andrea Brasolin: sappiamo che il tempo a disposizione dei tecnici audio, per il montaggio e il setup del PA è sempre poco, sia per il montaggio di piccoli eventi che durante le giornate di allestimento di grandi produzioni. Per questo motivo, abbiamo ricercato nella meccanica della famiglia VIO, la semplicità e velocità di utilizzo. Tutti i moduli line array della famiglia VIO, condividono la meccanica a tre punti e la possibilità di preparare le inclinazioni dei singoli moduli a terra, quando gli speaker sono sul proprio dolly.

Così come la meccanica, anche il settaggio del sistema è particolarmente semplice, grazie all’utilizzo del software AURORA NET, l’operatore può accedere in remoto, ai DSP dei singoli speaker. In una sola schermata sul proprio computer, si possono creare infiniti gruppi di uno o più speaker, per poter eseguire il tuning del sistema agendo sui volumi, equalizzazioni, delay e molto altro.

ZioGiorgio.it: parliamo di integrazione e scalabilità con altri sistemi e, eventualmente, con progetti futuri.

Claudio Ottani: uno dei punti fondamentali è sempre stato il cercare di unificare accessori e compatibilità. Tutti i diffusori della serie VIO nascono per poter essere utilizzati insieme. Il progetto VIO non è finito, ma crescerà ancora con soluzioni all’avanguardia sia nelle prestazioni che nella tecnologia.

Rod Stewart al Lucca Summer Festival

Andrea Brasolin: nel 2020, abbiamo dedicato moltissimo tempo alla inter compatibilità dei sistemi VIO. Oggi qualsiasi prodotto della serie VIO, ha la stessa latenza e risposta in fase. Questo permette di utilizzare tutti i prodotti nello stesso sistema, senza dover pensare a come adattare speaker di dimensioni diverse tra loro.

Proprio grazie a questo lavoro, tutti i nuovi cabinet che andranno a completare l’offerta della famiglia nei prossimi anni, saranno automaticamente integrati in questa compatibilità.

In aggiunta a questo aspetto, lo sviluppo del firmware è in continua evoluzione e con il rilascio dei nuovi firmware anche i prodotti più vecchi, possono ricevere l’implementazione delle funzioni attualmente in sviluppo.

ZioGiorgio.it: quanto è difficile imporsi in un mercato così folto e serrato come quello del Sound Reinforcement?

Claudio Ottani: servono tempo e dedizione, bisogna crearsi la possibilità di “farsi sentire” e dato che i prodotti non hanno nulla da invidiare ai brand più blasonati, si aprono nuove strade.

Andrea Brasolin: il mercato del Sound Reinforcement è in continua evoluzione, anche se molto più tradizionale e lento, rispetto al mondo del Lighting e del Video.
Siamo convinti che la semplicità e la velocità di utilizzo siano molto importanti per la scelta del giusto speaker. Oltre alla meccanica e all’ergonomia dello speaker quindi, oggi il Software è il punto più importante di sviluppo su cui vogliamo concentrarci.

LA SERIE VIO

VIO L208: sistema line array attivo a 2 vie ideale per sistemi line array stand alone compatto e potente o per soluzioni downfill a completamento di sistemi ibridi. Equipaggiato con 2X8” woofer al neodimio e 1X1,4” compression driver al neodimio (bobina 2,5”), amplificatore Classe-D Digipro G3 da 900W, range di frequenze 75 Hz – 20 KHz.

VIO L210: sistema line array attivo a 2 vie dotato di guida d’onda innovativa, con 2 woofer da 10″ e voice coil da 2,5″ per le basse frequenze e 1 da 1,4″ per le alte frequenze con voice coil da 3″. Range di frequenze da 67 a 20.000 Hz (-6 dB) e Max SPL 135 dB. Amplificatore in classe D da 900 W RMS.

VIO L212: modulo line array 3 vie leggero e compatto dotato di 2 woofer da 12″ per le basse frequenze, 4 da 6,5″ per le medie frequenze e 2 da 1,4″ per le alte frequenze. Range da 55 a 18.500 Hz (-6 dB) e amplificatore classe D da 3200 W RMS.

VIO L610: sistema line array a 3 vie dotato di 2 woofer da 10″ (bobina 2.5”), driver con bobina 4″ per le medie frequenze e bobina da 2,5″ per le alte frequenze. Risposta in frequenza 60Hz – 17KHZ (-6 dB), dotato di amplificatore in classe D da 3200 W RMS.

VIO s115: Subwoofer attivo compatto bass reflex appendibile con 1 woofer da 15″ e voice coil da 4″. Amplificatore DIGIPRO G3 da 900W RMS e risposta in frequenza a partire da 36 Hz.

VIO S118: subwoofer attivo appendibile, dotato di un woofer in neodimio da 18″ e voice coil da 4″. Risposta in frequenza 36 Hz a -10 dB, max SPL 139 dB.

VIO S118R: subwoofer attivo bass reflex dotato di un woofer in neodimio da 18″ e voice coil da 4″. Risposta in frequenza 35 Hz a -10 dB, max SPL 139 dB. Amplificatore classe D da 1600 W.

VIO S218: Subwoofer attivo Bassreflex, Max SPL 143 dB, LF 2×18″, Voice Coil 4″, risposta in frequenza 27 Hz a -10 dB

VIO S218F: Subwoofer attivo Bassreflex dotato di sistema di appendimento, Max SPL 143 dB, LF 2×18″, Voice Coil 4″, risposta in frequenza 27 Hz a -10 dB

VIO S318: Subwoofer attivo semi-caricato a tromba con 3 woofer da 18″ e voice coil da 4″, 3 moduli amplificatori DIGIPRO G3 per una potenza totale pari a 2700 W RMS e Max SPL da 143 dB. Modulo delay on board fino a 9,9 ms e risposta in frequenza a partire da 35 Hz.

Aldo Chiappini
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