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Tag: aprire service
- Questo topic ha 3 risposte, 2 partecipanti ed è stato aggiornato l'ultima volta 10 anni, 1 mese fa da smallpinks.
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27 Giugno 2014 alle 11:29 am #44619smallpinksPartecipante
Buon giorno a tutti,
vorrei iniziare una nuova attività come service audio. Suono da diversi anni e mi sono sempre portato in giro il nostro impianto. Ora vorrei anche offrire questo tipo di servizio ad altri. Visto che siamo in Italia e qualsiasi apertura di una nuova attività ti svena mi piacerebbe partire come attività occasionale e quindi senza partita IVA. Stiamo parlando di un piccolo impianto con due casse, due sub (in tutto circa 4 kW), cinque spie e qualche luce.
Che tipo di abilitazioni mi servono, considerando che per ora lo farò in maniera occasionale (non più di dieci eventi l’anno)?
Ho cercato risposte in giro ma nessun post è simile al mio.
Grazie a tutti.
Alessandro28 Giugno 2014 alle 5:15 pm #44644Aldo ChiappiniAmministratore del forumCiao Alessandro,
quello che chiedi non è facilmente risolvibile in un solo thread 🙂 Nulla che non si possa fare ma il discorso è un po’ articolato.
Come prima cosa devi aprire una poszione fiscale, la vedo difficile fare lavoro di “service” senza almeno una ditta individuale. Per le nuove aperture di P.IVA ci sono agevolazioni non da poco, informati.
Inoltre devi essere in regole con tutte le abilitazioni inerenti sicurezza ed affini, ma ti consiglio ri ricercare un po’ di articoli nella ZioArea visto che abbiamo trattato questi argomenti.
Tienici informati!29 Giugno 2014 alle 3:31 pm #44650smallpinksPartecipanteCiao Aldo,
ho riproposto questo tema perché leggendo i vari post si rischia di fare un po’ di confusione. Spesso sono i vari ispettori e tecnici che pretendono determinati adempimenti a creare questo clima confuso. Parlando di un service piccolo come il mio dove appoggio due casse sul palco (fornito da altri), quattro spie ed eventualmente le cose sono necessariamente più semplici.
Primo: se mi collego all’impianto elettrico usando prese esistenti non eseguo nessun ampliamento e pertanto NON si applica il DM 37/08. L’importante utilizzare tutti componenti certificati e non fatti in casa.
Secondo: per gli eventuali tralicci e americane comprati in kit non serve nessuna autorizzazione perché basta la marcatura CE ed il rispetto delle regole installative.
Eventualmente si può fare un’assicurazione, questo si.
Diverso è il discorso se amplio l’impianto elettrico, allora ci vuole impresa abilitata e a volte anche il tecnico. Per le strutture più ampie è ovvio che ci vuole il progetto di uno strutturista ed il relativo collaudo.
Proviamo a chiarire e anche a contestare quello che a volte viene ingiustamente richiesto.
Alessandro27 Luglio 2014 alle 10:09 am #45310smallpinksPartecipanteIl DM 37/08 lettera A si applica agli impianti fino alla prima presa a spina o all’utilizzatore se direttamente collegato all’impianto. Il DM 37/08 lettera B si applica ad installazioni elettroniche fisse. Pertanto se mi trovo in un teatro e monto il mio impianto usando prese a muro o a pavimento sono fuori dal campo di applicazione del DM 37/08. Questo non significa che sia anche fuori dal campo di applicazione della normativa di settore. Vedi ad esempio CEI 64/8 in particolare la parte 7. Ma qui si equivoca tra DM 37/08 e “regola dell’arte” che invece è sancita dalla Legge 186/68. Molte commissioni di vigilanza qui in Emilia o in Veneto infatti non richiedono il rilascio della DICO in casi come questo. Valutano però che l’impianto sia realizzato alla regola dell’arte.
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