ManlioquelloB

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  • in risposta a: Quale PA system array portatile comprare #86931
    Avatar photoManlioquelloB
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    Effettivamente i costruttori di altoparlanti-diffusori sono piuttosto recalcitranti nel fornire dati tecnici univoci…la potenza sopportabile da un diffusore è testata con un segnale pink noise filtrato con fattore di cresta =6dB.(si rammenta che il fattore di cresta->Crest factor->CF è il rapporto numerico tra il valore di picco e quello RMS o la sottrazione in dB).Un segnale con CF=6dB avrà un rapporto in potenza 10^(6/10)=4:1, quindi un diffusore con, esempio, 300WRMS potrà sopportare, con quel pink noise, picchi di 1200W.Effettivamente LD 500 PS dichiara,nel manuale, Sub->300WRMS->1200Wpicco_Sat->160WRMS->640Wpicco.dBtechnologies ES802 dichiara invece un generico “Amp.1200Wpicco” e bisogna fare un ragionamento un po’ più tortuoso. Gli amplificatori vengono testati con una sinusoide (CF=3dB), quindi in potenza 10^(3/10)=2:1->1200Wpicco=600WRMS con la sinusoide, al diffusore (con CF=6dB di rumore rosa)->1200Wpicco=300WRMS…plausibile.
    Un tipico esempio di “omertà” è specificare se il test è stato eseguito con la normativa AES2-1984 (che prevede una durata di 2 ore ininterrotte prima dell’insorgere di guasti meccanici-elettrici) o con IEC268-5 che prevede una durata ininterrotta di 100 ore!

    in risposta a: Collegare mixer 12 canali a mixer amplificato #82948
    Avatar photoManlioquelloB
    Participant

    …dalle serigrafie credo che entrambi i jack fungano da: AMP IN sulla punta e PRE OUT sull’anello (tipo gli insert sui mixer).Gli ingressi su Line sono -10 dBu (troppo sensibili) a giudicare dal link inviato precedentemente. L’unico ingresso con sensibilità idonea (+ 4dBu) è appunto la coppia AMP IN.

    in risposta a: Collegare mixer 12 canali a mixer amplificato #82922
    Avatar photoManlioquelloB
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    considerando le (poche) informazioni reperibili dell’amplificatore JDM, sembrerebbe che gli ingressi (anche a livello linea) siano troppo sensibili.
    Dovrebbero esserci 2 ingressi jack TRS nominate “Amp In” pilotati direttamente dal potenziometro “Master” su tutte le zone che invece sembrerebbero idonee allo scopo: usare la punta del connettore.

    http://www.jdmglobal.co.kr/board/bbs/board.php?bo_table=eng_pa&wr_id=87&sca=MIXING+AMPLIFIER

    in risposta a: casse audio "bruciate" #79559
    Avatar photoManlioquelloB
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    Personalmente credo che l’approccio più realistico sia considerare le differenze tra le specifiche tecniche dei diffusori e amplificatori fornite dai costruttori ed il loro uso nel mondo reale: decisamente coerente con questo metodo

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    saluti,Manlio.

    in risposta a: acquisto nuovo PA – consigli – #78078
    Avatar photoManlioquelloB
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    …come in un altro post, ecco la soluzione consigliata (clone)

    HK Audio


    bye, Manlio.

    in risposta a: RCF EVOX 12 (clone) #78076
    Avatar photoManlioquelloB
    Participant

    Ciao, ti consiglio una visita a

    HK Audio


    di recente distribuiti e sul mercato online anche in Italia.
    Ci sono parecchie soluzioni e combinazioni a prezzi compatibili con il tuo budget.
    Personalmente mi piace anche come suonano.
    Enjoy, Manlio.

    in risposta a: audio per evento in palazzetto sportivo #77581
    Avatar photoManlioquelloB
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    Scusa ma nel tentativo di spiegare a parole la formula ho scritto esattamente il contrario della verità: il rapporto tra la base e l’altezza è la tangente dell’angolo al vertice.Nell’esempio precedente l’angolo di copertura è->2*arctan((20/2)/5)=126,86°.Nel caso usi 6 diffusori (ognuno deve coprire 60/6=10m)->2*arctan((10/2)/5)=90° ciascuno.Scusa ancora.Manlio.

    in risposta a: audio per evento in palazzetto sportivo #77578
    Avatar photoManlioquelloB
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    Premesso che non sarà una passeggiata (e immagino invece sarà una manifestazione natalizia) credo che un punto di partenza sia decidere il posizionamento degli altoparlanti.Escludendo la sospensione, il posto obbligato è a terra bordo campo in prossimità delle tribune lunghe (60 m).Con un po’ di trigonometria calcola quanti gradi di dispersione servono: un triangolo isoscele approssima la dispersione del diffusore, il vertice è il punto dove c’è il diffusore, la base è la distanza lineare compresa tra i punti -6dB.Dividendo il triangolo isoscele in 2 triangoli rettangoli (uguali), il rapporto tra l’altezza del triangolo (cioè la distanza tra il diffusore e il suo punto si massimo SPL in asse) e la base (la metà di quella del triangolo isoscele) è uguale alla tangente della metà dell’angolo di copertura del diffusore.Esempio: voglio coprire la tribuna lunga (60m) con 3 diffusori senza sovrapposizioni_ognuno deve coprire 60/3=20m_ammettendo che sono a 5m dalla base della tribuna->2*arctan(5/(20/2))=53,13°.Se ripeti il calcolo conoscendo la profondità lineare della tribuna scopri quanto “apre” nella fila in cima o viceversa che copertura ti serve per coprire 20m nell’ultima fila (ci vorrà un diffusore più “stretto”).Se ripeti il ragionamento rispetto alla sezione della tribuna vedi la copertura verticale necessaria.Per la tribuna corta (credo ci sia il passaggio del pubblico) immagino sarai costretto a mettere i diffusori sui parapetti..se usi moduli satellite di sistemi “line array” singoli prepara una robusta equalizzazione: sono molto “tirati” sui medioalti e da vicino sono parecchio fastidiosi.
    Hope it helps, Manlio.

    in risposta a: Migliore configurazione sub per interno #77131
    Avatar photoManlioquelloB
    Participant

    …un particolare…se hai a disposizione 2*2 canali di DSP puoi optare per un mono sui sub pilotati da un aux post in cui convogliare solo gli strumenti che ne necessitano (esempio cassa,toms, basso, tastiere) compatibilmente al fonico…questo “modus operandi” crea comunque un mix più pulito proprio perchè ai sub va solo quello che serve e non gli microfoni aperti.Enjoy!

    in risposta a: Migliore configurazione sub per interno #77128
    Avatar photoManlioquelloB
    Participant

    Ciao, approfitto di questo nuovo intervento per correggere alcune imprecisioni del post precedente, temo di essermi spiegato male, c’è anche della matematica di mezzo…
    -Delay: sub in cima->delay=0; con sub tradizionali (distanza fra i centri degli altoparlanti intorno a 50cm) dai al primo sub a scendere un delay intorno a 1mS; al sub successivo 2*1mS, poi 3*1mS ecc..se il primo delay è 1,5 mS->2*1,5;3*1,5…ecc…dovresti vedere i risultati su un software previsionale, all’aperto funziona piuttosto bene, al chiuso non sempre per via dei modi di risonanza e altro.
    -Software con riflessioni: non ho citato i “classici” EASE, Odeon e CATT perchè (per il loro intrinseco metodo di calcolo) considerano le frequenze sotto i 100 Hz come omnidirezionali mentre oltre considerano le caratteristiche ambientali nei calcoli…a proposito, LowFat e FullFat sono nella finestra “Software” di Mr. Hill.
    La scelta del montaggio del sistema è, a mio parere, molto influenzata dal genere musicale, dal tipo di mix del fonico; molti artisti (bassisti in particolare) soffrono se non c’è ritorno delle basse sul palco, altri “vogliono” il pubblico sotto e aborrono transenne davanti al palco…Inoltre se il palco è largo bisognerebbe aggiungere dei front-fill con un altro mix a loro volta processati di EQ e delay + finali e cablaggi..insomma bisogna ponderare parecchie cose.
    Il sistema L-R laterale possibilmente avanzato (retro dei diffusori il più possibile a filo del bordo del palco e satelliti sopra compatibilmente all’altezza del posto) penso sarebbe il giusto compromesso (con 4 canali di DSP puoi impilare 5 diffusori per lato e provare il “giochetto” dei delay).Non ricordo particolari interventi sul Butterfly (quindi non mi ha entusiasmato nè deluso), e potresti fare una simulazione con OpenArray di Outline.Facci sapere! Manlio.

    in risposta a: Migliore configurazione sub per interno #77090
    Avatar photoManlioquelloB
    Participant

    Buongiorno, consiglerei la visione di

    Cardioid subwoofers are claustrophobic


    e le pubblicazioni seguenti dove è trattato l’argomento mettendo in risalto gli aspetti negativi delle varie configurazioni.Il tema era stato affrontato con un approccio diverso anche dal nostrano Mr. Di Marco (è presente il link, il simulatore RayEnd è stato sostituito da Direct di Danley sound labs).Se optate per il montaggio dei diffusori impilati ai lati del palco puoi provare con un software di simulazione a contenere l’emissione verso l’alto e in profondità aggiungendo un delay progressivamente a partire dal sub in cima (che è senza ritardo, a seguire solitamente da 0,5mS a 2mS)a scendere; all’aperto in genere funziona e aiuta a contenere l’inquinamento acustico.I software LowFat e FullFat proposti da Mr.Hill sono gli unici (che io sappia) che possano essere considerati software previsionali che considerino le riflessioni; purtroppo sono modelli matematici: leggi comunque prima i manuali anche solo per i requisiti di sistema.
    Buon divertimento, Manlio.

    Avatar photoManlioquelloB
    Participant

    Credo che il diametro (l’equivalente di un boccascena) sia 9*2=18 metri…
    Innanzitutto bisogna capire bene se la struttura è sufficientemente robusta per appendere pesi di una certa entità o devi aggiungere una struttura adeguata.
    La zona coperta dalla tensostruttura ospiterà solo la postazione dj o il solo pubblico o entrambi?
    Attendiamo nuove, Manlio.

    in risposta a: Sonorizzazione Teatro per Musical #70523
    Avatar photoManlioquelloB
    Participant

    Purtroppo spiegare da qui le varie faccende trigonometriche è piuttosto complicato; credo però che uno sguardo ad un qualsiasi libro di geometria o trigonometria aiuti: un qualsiasi triangolo rettangolo al cui vertice c’è il diffusore (anche all’altezza del diffusore stesso rispetto al pavimento)-il pavimento è la base del triangolo-l’altezza del triangolo è quella del diffusore.
    Comunque, l’obbiettivo da raggiungere per avere una omogeneità di pressione sonora sarebbe quello di mantenere entro 6 dB la differenza di pressione sonora in ogni punto dell’area di ascolto (6 dB è ritenuto universalmente quello accettabile per la sensibilità dell’orecchio umano).
    La perdita di SPL in ambiente poco reverberante o all’aperto è descritta (quasi del tutto) da: 20*log(distanza)+perdita angolare->log è il logaritmo in base 10–>la perdita angolare è indicata dalle caratteristiche polari del diffusore.
    Per la dispersione verticale dobbiamo immaginare di sovrapporre al diffusore la polare:l’angolo 0° (e 360°) è il riferimento in asse (puntato all’ascoltatore più lontano); gli angoli tra 0° e 180° è la linea immaginaria di dispersione SOPRA il diffusore; gli angoli tra 180° e 360° è la linea immaginaria di dispersione SOTTO il diffusore ed è quella che serve al nostro scopo.
    Esempio: il diffusore fornisce 130 dB SPL a 1metro, il punto più distante in asse è 30m:
    la perdita 20*log(30) è circa 30 dB quindi 130-30=100 dB SPL a 30m in asse (e non c’è perdita angolare).Supponendo che la prima fila sia 10 metri distante dal diffusore e 45° SOTTO la linea in asse potremmo avere: dalla polare vedo che a 45° (o meglio 360°-45°=315°) quel diffusore attenua 5 dB quindi:20*log(10)+5=25 dB di perdita; cioè 130-25=105 dB SPL a 10m fuori asse; 100 dB SPL in fondo alla sala – 105 dB SPL in prima fila va bene (è minore di 6 dB).
    Bisognerebbe calcolare per tutte le polari fornite dal costruttore (solitamente 125Hz-250Hz-500Hz-1KHz-2KHz-4KHz) e scoprire ad esempio che una disposizione che va bene per 500Hz non va bene per 2KHz (quello seduto in prima fila “sente” i medioalti che gli passano sopra la testa).Si può giocare sull’altezza del diffusore (in modo che cambino le distanze e gli angoli di radiazione e quindi i dB persi nella polare)ma purtroppo alcune volte non si possono raggiungere i risultati preposti se non cambiando il tipo di diffusore o aggiungendone in array.Saluti, Manlio.

    in risposta a: Gain amplificatore 32 o 38 db ? Perché #70520
    Avatar photoManlioquelloB
    Participant

    Se converti i dB in moltiplicazioni con 10^(dB/20) forse è più immediato:
    32dB diventa 10^(32/20) circa uguale a *40 significa che se in ingresso metto 1Volt in uscita ne ho 1*40=40V
    38dB diventa 10^(38/20) circa uguale a *80 significa che se in ingresso metto 1Volt in uscita ne ho 1*80=80V
    Nel caso specifico una differenza di 6dB (38-32) è 10^(6/20) circa = a 2 significa infatti che raddoppio (o dimezzo) la tensione in uscita.
    Saluti, Manlio.

    in risposta a: Sonorizzazione Teatro per Musical #70252
    Avatar photoManlioquelloB
    Participant

    Con l’aiuto di qualche formula trigonometrica puoi determinare con una buona approssimazione la copertura verticale: se hai a disposizione un metro laser (altrimenti dalla altezza e dalla profondità di misure da effettuare),calcoli le distanze tra il punto dove sarà posizionato il diffusore e il punto più distante (l’ultima fila di spettatori) e tra il diffusore e la prima fila (in pratica le ipotenuse di 2 triangoli).
    Considerando che il teatro sembra avere una reverberazione minima e che il limite di differenza di pressione acustica tollerato sia di 6 dB (ottimale), la copertura verticale necessaria è appunto l’angolo che racchiude le ipotenuse.
    Un calcolo inverso ti permette di conoscere (con il diffusore con apertura verticale di 50° il punto -6dB è la metà quindi 25°) fin dove arrivi a partire dal fondo della sala; il resto lo copri con i frontfills…hope it helps, Manlio.

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